Statuto

PRIMA ELEZIONE 9 DICEMBRE 1877

Presidente: Rocco Emmanuele
Vice Presidenti: Ambra (D’) Raffaele – Bardare Emmanuele

Consultori:
Bugni Giacomo
Majone Pietro
Mastriani Giuseppe
Pagano Vincenzo
Robbio (De) Nicola
Romice Carlo
Rossini P.M. Luigi
Villani Roberto

Segretario: Mery Guglielmo

Vice Segretario: Capasso Pasquale

Contabile: Marra Vincenzo

Cassiere: Chiurazzi Luigi

I – SCOPO DELL’ACCADEMIA
MEZZI PER RECARLO IN ATTO

1. E’ fondata in Napoli un’Accademia di cultori ed amatori del patrio dialetto
intitolandosi dei Filopatridi di Napoli ed avendo principalmente di mira:

a) studiare ed illustrare le opere degli autori patri di tutti i tempi;
b) comporre una Grammatica lungamente desiderata;
c) fermare le regole dell’ortografia, le quali sinora trovansi incerte e vacillanti;
d) cercare tutt’i mezzi, specialmente col Teatro di moralizzare il popolo.

2. Sono leggi immutabili dell’Accademia:

a) il rispetto della Religione;
b) il rispetto al Governo, restando vietato trattare o parlare di cose politiche o governative;
c) il rispetto a tutte le persone d’ambo i sessi, sieno accademici o pur no, circa le loro opinioni religiose e politiche.

3. I mezzi per recare in atto tale scopo sono:

a) la cooperazione di tutti gli accademici, sia con iscritti, e sia con la propagazione degli scritti in istampa;
b) una contribuzione di una lira al mese.

II – DEGLI ACCADEMICI

4. Gli accademici sono:

a) Ordinari;
b) Amatori.

5. Gli accademici ordinari sono quelli che illustrano il dialetto con opere d’ingegno.

6. Gli accademici amatori sono quelli che si cooperano perche’ il dialetto venga sempre ad essere più diffuso.

7. Gli accademici che hanno dato opera allo Statuto e l’hanno firmato, s’intendono i Fondatori della Accademia.

8. Gli accademici si dividono in:

a) residenti, se dimorano in Napoli;
b) corrispondenti, se sono fuori dalla città.

9. La Rappresentanza ha facoltà di nominare Soci Onorari.